MUSICA E PANDEMIA: APPELLO A MATTARELLA

L’Italia è un grande PAESE, sì, soprattutto per la sua storia artistico-culturale, per la musica e per il canto. Cosa si rappresenterebbe nei teatri di tutto il mondo se non ci fossero stati compositori come Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Giochino Rossini, Vincenzo Bellini eccetera eccetera. Eppure per il governo italiano i musicisti, i compositori, i cantanti sono figli di un Dio Minore.

Giuseppe Conte in un venerdì di passione per l’ennesima volta appare in TV DIMENTICANDOSI della musica, dei musicisti, delle associazioni musicali, delle accademie e delle scuole di musica! Dimenticandosi del tessuto socio-culturale della nostra società, dimenticandosi che il nostro Paese è attrattivo in tutto il mondo per le nostre bellezze architettoniche, per la nostra storia, per la nostra MUSICA e BEL CANTO. Il decreto “Cura Italia” (solo il nome sembra una beffa) non “cura” affatto quei musicisti che non sono “dipendenti di fondazioni orchestrali o di teatri” o che non hanno una partita iva, non “cura” affatto le associazioni musicali o le accademie o scuole di musica che non potranno ripartire se non fra sei mesi…forse, e intanto avranno costi fissi da pagare che il Governo non ha messo in conto. O meglio più che il governo, Giuseppe Conte. La democrazia è aria fritta per Conte che, peraltro, non è mai stato votato né mai stato eletto dal popolo. Alle sue lezioni da professorino di terz’ordine l’Italia non ci sta. In Europa un leader che non passa tramite elezione dei cittadini non piace, i leader degli altri paesi sono tutti rappresentanti del voto popolare. Tutti gli altri Paesi hanno immesso soldi nei conti correnti dei loro cittadini, nessuno escluso, in Italia nessuno ha ricevuto un euro. L’Italia potrebbe stampare moneta, come ha fatto la Germania e altri Paesi. Non è l’Europa che ci rovina, dunque, ma Giuseppe Conte basta da solo a rovinare l’Italia. Il presidente Mattarella deve intervenire al più presto per mettere fine a questa assurda situazione, il popolo è stanco di task force, di tavoli, di comitati, di commissari…

OperaHelp nasce per offrire a cantanti e musicisti opportunità, per tutelare il loro lavoro. Perciò ora basta con le canzoni cantate dai balconi, dalle finestre, sul web, i musicisti sono professionisti uguali ad altri e dello stesso pari valore, la musica non è solo un hobby, una chitarra che si strimpella dal balcone o un acuto dalla finestra. La musica e il canto sono la bandiera italiana nel mondo. Rispettiamola e non dimentichiamola sempre. In questa situazione le associazioni musicali e i musicisti sono in sofferenza finanziaria, il governo DEVE sostenere queste realtà e non distruggerle perché in questo modo, caro presidente Mattarella, avrete distrutto l’Italia. Per ora ci tenete ancora tutti chiusi in casa ma un giorno usciremo, i musicisti e i cantanti faranno sentire la loro voce e in quel caso non canteranno l’Inno di Mameli ma canteranno il “Va’ pensiero” che recita “Oh mia Patria, sì bella e perduta”. Invito fin da ora tutti i musicisti e cantanti a cantare sul web o in qualsiasi altro modo questo inno alla Patria perduta, venduta, quale grido di aiuto al presidente Mattarella perché ascolti le ragioni dei protagonisti di un tessuto socio-culturale che non si può sempre dimenticare. Questo non per fare politica, ma per FARE L’ITALIA !