IL CORSARO di G. Verdi al teatro Verdi di Busseto

Intervista al direttore d’orchestra M° Simone Maria Marziali

Da oltre una settimana presso l’Accademia Carlo Bergonzi di Busseto, gestita da Parma OperArt, docenti e allievi si stanno preparando per un importante debutto: il 30 Aprile (ore 18.00) al Teatro Verdi si terrà la recita de Il Corsaro di G. Verdi.

Da Gennaio a giugno si svolgono diversi masterclass e workshop con debutto in opera e questa sessione dell’accademia è finalizzata al debutto di questa rara opera verdiana, perché il Corsaro?

«E’ il giusto coronamento ad esattamente un anno di impegno instancabile e costante della nostra Accademia: circa un masterclass al mese, con docenti e artisti di fama internazionale che ho avuto l’onore di affiancare come Alberto Gazale, Elisabetta Fiorillo, Laura Giuseppina Bulian, Fabio Armiliato e Chiara Giudice e tanti altri che verranno come ad esempio a Settembre prossimo Helen Lepalaan, mezzosoprano e casting manager di Estonian National Opera in Tallin. In questa sessione di aprile sto lavorando con il tenore Ugo Tarquini ed il Maestro Alberto Paloscia, con i quali firmiamo questa fantastica produzione de Il Corsaro. Stiamo studiando intensamente con i nostri artisti provenienti da tutta Europa e non solo; il Corsaro è un’opera particolare perché quasi scritta “per dispetto” da G. Verdi, un tradimento nei confronti di Ricordi a seguito di un litigio, e scritta di getto senza nemmeno seguirne la produzione nel debutto a Trieste nel 1848. Opera a nostro avviso totalmente sottovalutata da critica e storia, opera in cui si può ritrovare il riassunto e la visione futura di quasi due secoli di lirica: da ispirazioni del Verdi più maturo per introspezione e sviluppo psicologico dei vari numeri musicali (addirittura temi da Traviata e Rigoletto ma anche atmosfere musicali di Nabucco e molte altre opere) a strutture, temi e atmosfere palesemente belcantistiche (più di una volta sembra di concertare opere come Lucia di Lammermoor o addirittura sprazzi rossiniani) fino a raggiungere livelli drammaturgici che non possono che ricordare tematiche pucciniane (il riferimento allo Scarpia pucciniano studiando la parte del terribile e feroce baritono Seid è ogni istante presente nelle nostre lezioni tecnico-interpretative). Il Corsaro è un’opera meravigliosa anche come strumento di studio per i nostri allievi data la natura belcantistica della tecnica che richiede per affrontare le meravigliose frasi legate ma anche per risolvere precisissime indicazioni dinamiche ed interpretative scritte in partitura da Verdi con dovizia e intensità spesso estreme».

Proprio perché è un’opera poco rappresentata, gli allievi che stanno preparando i ruoli di questo Corsaro potranno trarne utilità nel loro futuro artistico?

«Con Ugo Tarquini stiamo strutturando un lavoro che diventerà tesoro e base fondamentale tecnica ed interpretativa per la carriera del nostro giovane cast di cantanti tra i quali abbiamo voci sorprendenti e da cui stiamo tirando fuori le massime potenzialità e risultati e che porterà sicuramente ad una produzione indimenticabile…sotto lo sguardo, e speriamo l’aiuto, del M° Bergonzi, che scelse nel lontano 1988 questo titolo proprio per una storica Accademia e di Maria Callas, che tanto ci insegna per affrontare questo particolare repertorio tra il bel canto e il Verdi della trilogia e che ha addirittura interpretato una delle più importanti arie dell’opera, l’aria di Gulnara, cuore principale e palpitante dell’opera Il Corsaro. Perciò sì, sicuramente servirà molto ai nostri cantanti la preparazione in quest’opera anche per la struttura belcantistica di cui parlavo prima».

E’ difficile per i giovani oggi affermarsi nel mondo del lavoro, per i cantanti lirici forse ancora di più. L’Accademia Carlo Bergonzi, oltre allo studio e al debutto in opera che già è molto, offre altre opportunità?

«In questa bellissima stagione 2022-2023 abbiamo creato veramente tanto per i nostri cantanti, molti dei quali hanno quasi partecipato a tutti i masterclass e a tutte le iniziative dell’Accademia, ne abbiamo fatti migliorare e crescere molti e alcuni dei migliori li abbiamo anche fatti debuttare ed inserire nel mondo lavorativo attraverso audizioni in importanti teatri ed enti lirici italiani (penso alla nostra bravissima Giulia Semplicini che ha debuttato Mimì al Taranto Opera Festival questo inverno e a Valerio Pagano che proprio in questi giorni debutterà ad Osaka in Giappone il ruolo di Sharpless nella Madama Butterfly di Puccini) ma anche tanti altri cantanti per cui, tramite la mia Agenzia Lirica Musikos di Firenze, stiamo finalizzando contratti a seguito di positive audizioni».

Sembra dunque una bella opportunità per i cantanti lirici, che dire?

«W Verdi e W l’Accademia Carlo Bergonzi di Busseto».