Artisti e pandemia

IMPRESSIONI D’ARTISTA

Di nuovo a casa in lockdown. Gli artisti, musicisti e cantanti, non ce la fanno più. I balconi ora restano silenziosi. Tutti gli operatori dello spettacolo dal vivo stanno vivendo una situazione avvilente. Durante questo ultimo anno le esecuzioni streaming, i collegamenti web, e ciò che la rete poteva offrire è stato utilizzato ma doveva essere una soluzione temporanea, una soluzione che può affiancare lo spettacolo dal vivo ma non sostituirsi ad esso. O, peggio, abituare il pubblico ad allontanarsi dal teatro e dalle esecuzioni dal vivo.

Per gli artisti vivere senza pubblico è una grande sofferenza, non per un fatto di vanità, ma perché musicisti e cantanti sentono il bisogno di instaurare quell’empatia con il pubblico che non può generarsi in altro modo se non con una performance live. Con lo streaming finisce questa magia.

Certo, fermarsi è anche l’occasione per poter studiare e arricchire se stessi. Questo è indubbiamente il lato positivo, ma fermarsi non può essere cosa che si protrae nell’incertezza del domani. Non poter far musica con gli altri e per gli altri è una sofferenza. “Non è solo un lavoro”, afferma il M° Roberto Barrali, “io ho sempre cercato di mettere qualcosa di mio in ciò che eseguo per poterlo dare agli altri, perché noi musicisti sentiamo di dover dare un messaggio attraverso la musica e il modo più diretto è quello di avere davanti un pubblico. Sotto un certo profilo siamo fortunati perché abbiamo la musica, l’arte, la letteratura… però siamo penalizzati più di altri perché la nostra musica e la nostra arte può compiersi a pieno solo nel confronto con l’altro, nell’immediato riscontro del pubblico”.  

Riusciremo a programmare per l’estate? Non si sa. Riusciremo ad avere la meglio su questo virus che ci ha condannato alla solitudine? Non si sa.

Una cosa però si sa: questo è il momento in cui il pubblico ha più bisogno dalla musica e della cultura, della salute dello spirito e non solo di quella del corpo. Questa pandemia ci ha fatto capire quanto sia importante stare insieme nella bellezza dell’arte e della musica, non dimentichiamolo quando il virus ci dirà addio.

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